Lepiota procera Scop. ex Fr.

Si trova facilmente su tutti i prati e pascoli montani della Regione.
In molte località è ricercata ed apprezzata.

NOME SCIENTIFICO Lepiota procera Scop. ex Fr.
NOME  VOLGARE Mazza di tamburo
CLASSE

Basidiomiceti

ORDINE

Agaricali

FAMIGLIA

Agaricacee

HABITAT

Cresce nei prati, nei margini di boschi, nelle radure delle zone submontane e montane, prediligendo i terreni silicei. Dall'estate all'autunno.

CARATTERISTICHE
MORFOLOGICHE

Fungo di grande dimensione, infatti non è raro incontrare esemplari di 40/50 cm di altezza, possiede un cappello di 10-20 cm, di diametro, all'inizio è campanulato per diventare poi largo a forma di parasole e con un umbone al centro di colore marrone.
Le lamelle si formano prima senza congiungersi al gambo; fragili color bianco avorio.
Gambo di 12-30 cm di altezza e 1-2 cm di diametro; slanciato, leggermen¬te bulboso alla base; tigrato, colore avorio-marrone-chiaro sotto.
Anello vistoso, grande, che talvolta scivola in fondo alla base, fioccoso.
Carne non molto consistente, fragile, tenera nel cappello, fibroso quello del gambo, biancastra, leggermente arrossante all'aria; odore e sapore gradevoli.
Spore bianche in massa, ialine, ellittiche, grandi, fortemente guttulate, di 12-20 x 9-13 µm.

COMMESTIBILITÀ

Commestibile ottimo da giovane.
Fungo molto noto tra i ricercatori ed è molto apprezzato per il suo gusto delicato. In cucina si usano generalmente solo i cappelli poiché i gambi sono quasi sempre coriacei; si prestano per essere cucinati alla griglia o ripieni al forno oppure impanati e fritti.

La presente scheda è tratta dal volume "FUNGHI D'ABRUZZO" a cura di M. Rosaria TIERI e Nino TIERI
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